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(DAM) GARA D’ APPALTO E TERMINI PER IMPUGNARE (Cons. di Stato 15.03.2019 n. 1710)

Il Consiglio di Stato, con la sentenza della Sez. V, 15 marzo 2019 n. 1710 ha sancito che il termine per l'impugnazione dell'aggiudicazione da parte dei concorrenti non aggiudicatari inizia a decorrere dal momento in cui essi hanno ricevuto la comunicazione di aggiudicazione definitiva e non dal momento, eventualmente successivo, in cui la Stazione Appaltante abbia concluso con esito positivo la verifica del possesso dei requisiti di gara in capo all'aggiudicatario.
Il Consiglio di Stato ha quindi chiarito che il Codice dei Contratti, all' art. 32 ha del tutto eliminato la tradizionale categoria della “aggiudicazione provvisoria”, distinguendo tra:
- la “proposta di aggiudicazione”, che è quella adottata dal seggio di gara, ai sensi dell'art. 32,co.5, e che ai sensi dell’art. 120, co. 2-bis ultimo periodo del codice del processo amministrativo non costituisce provvedimento impugnabile;
- la “aggiudicazione” tout court che è il provvedimento conclusivo di aggiudicazione e che diventa efficace dopo la verifica del possesso dei requisiti in capo all'aggiudicatario da parte della Stazione Appaltante.
In tale sistematica, la verifica dei requisiti di partecipazione è dunque una mera condizione di efficacia dell'aggiudicazione e non di validità in quanto attiene sotto il profilo procedimentale alla “fase integrativa dell’efficacia” di un provvedimento esistente ed immediatamente lesivo. (MA)