2017 06-02

(DAL) PRODUZIONE E VENDITA DI INTEGRATORI ALIMENTARI CONTENENTI AMMINOACIDI: LA CORTE INTERVIENE SULL’ADOZIONE DI MISURE RESTRITTIVE DA PARTE DEGLI STATI MEMBRI (CGE 19.01.2017, C‐282/15)

Secondo la Corte di Giustizia del 19 gennaio 2017, causa C‐282/15, uno Stato membro dell’Unione Europea può, in linea di principio, adottare un regime che vieta in maniera generale e salvo deroga, l’utilizzo di amminoacidi negli alimenti, se tale regime, che costituisce in sostanza un regime

2016 30-11

(DAL) GLI IMBALLAGGI DEGLI AGRUMI DEVONO INDICARE I CONSERVANTI E LE ALTRE SOSTANZE CHIMICHE UTILIZZATE (Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Sentenza nella causa C-26/15 P Spagna/Commissione)

Gli imballaggi degli agrumi (limoni, mandarini e arance), secondo la normativa UE, devono obbligatoriamente riportare le indicazioni dei conservanti e delle altre sostanze chimiche utilizzate nei trattamenti post raccolta. Tale obbligo viene ribadito dalla Corte di Giustizia europea che, con la se

2016 10-02

(DAL) LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA INTERVIENE IN MATERIA DI INDICAZIONE DEGLI INGREDIENTI PRINCIPALI RIFERITI AD UN PRODOTTO ALIMENTARE (CGE 16.12.2015 T-521/14 Svezia Vs Commissione)

LA Suprema Corte ha ritenuto inadempiente la Commissione che avrebbe dovuto provvedere non oltre il 13.12.2013 (alla stregua delle previsioni dettate dall’ art 26 Reg UE 1169/2011) a formulare delle linee guida onde valutare gli interferenti endocrini e gli eventuali rischi od anche patologie di c

2015 14-07

(DAL) NO AGLI OGM: APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE A TUTELA DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE (Cons. di Stato, Sez. III, 06.02.2015, n. 605)

Con la pronuncia de qua, i Giudici del Consiglio di Stato ritengono corretto il provvedimento del Ministero della Salute, unitamente con quelli delle Politiche Agricole e dell’Ambiente, con il quale è stata vietata la coltivazione di una specifica varietà di mais, ossia OGM MON 810, sulla base d

2014 20-01

(DAL) LA VENDITA DI UN PRODOTTO CON ETICHETTA DAL CONTENUTO FUORVIANTE PER IL CONSUMATORE INTEGRA IL REATO DI FRODE NELL’ ESERCIZIO DEL COMMERCIO (Cass.,03.05.2013,n. 19093)

Con sentenza n. 19093, depositata il 3 maggio 2013, la Corte di Cassazione ha confermato che la vendita di cosa di origine o provenienza diversa da quella dichiarata o pattuita rientra espressamente nell’ambito di applicazione dell’art. 515 c.p., integrando gli estremi del reato di frode nell’

2013 01-10

(DAL) INFORMATIVA AI CONSUMATORI ANCHE SUGLI ALIMENTI NON DANNOSI PER LA SALUTE MA INADATTI AL CONSUMO UMANO (Corte di Giustizia Europea 11.04.2013 causa C-636/11 Karl Berger / freistaat Bayern)

La Corte di Giustizia Europea è intervenuta ad interpretazione delle previsioni di cui agli artt. 10 e 17 par.2 2^ co. del REG (CE) n. 178/2002, normativa quest’ ultima che, come noto, ha fissato i principi ed requisiti generali della legislazione alimentare, le procedure di food security ed