La giurisprudenza di legittimità ha ritenuto valida la clausola di “claims made” in tema di assicurazione della responsabilità civile che pone a carico dell'assicurato un termine di decadenza per denunciare l'evento la cui decorrenza non dipende integralmente dalla sua volontà ma anche di qu
(DC) IL CONSENSO DEL CLIENTE NON RILEVA SE L'AVVOCATO HA COMUNQUE AGITO IN CONFLITTO D'INTERESSI (CNF sentenza n. 170 del 23.9.2020)
Il Consiglio Nazionale Forense segna i confini di rilevanza della condotta del legale che agisce in conflitto d'interesse con il suo cliente, sottolineando come la norma di cui all'art. 24 del nuovo CDF tutela la condizione astratta di imparzialità e indipendenza dell'avvocato la cui autorevolezza
(DC) IL DECRETO DI TRASFERIMENTO DELL'IMMOBILE NELLA PROCEDURA ESECUTIVA IMMOBILIARE EQUIVALE AL ROGITO NOTARILE (Cass. n. 11285 del 12.06.2020)
La pronuncia in esame viene emessa a definizione di una intricata vicenda che prende le mosse da una procedura esecutiva immobiliare all'esito della quale il signor Sempronio si aggiudicava un immobile con emissione in suo favore del decreto di trasferimento. A distanza di anni - dopo un lungo proc
(DC) RINUNCIA TACITA AL COMPENSO DI AMMINISTRATORE NELLA SOCIETA’ DI CAPITALI (Cass n. 2357 del 13.02.2020)
Il diritto dell’amministratore al compenso secondo quanto ritenuto dalla S.C. può essere oggetto di rinuncia “trattandosi di un diritto disponibile, in quanto tale soggetto allo schema generale della remissione del debito di cui agli artt. 1236 s.s. c.c (orientamento, questo, risalente, già e
(DC) CONCORRENZA E PRATICHE DI VENDITA SOTTOCOSTO (Cass. n. 2980 del 07.02.2020)
La Suprema Corte è intervenuta in materia di concorrenza parassitaria, realizzata con il sistema delle vendite sottoscosto ,fornendo i criteri di liceità o meno di tale ultima modalità di esercizio dell’ attività commerciale. I giudici di legittimità hanno ribadito come la concorrenza sleal
(DC) UTILIZZABILE IN SEDE CIVILE LA CTU ACQUISITA IRRITUALMENTE IN ALTRO GIUDIZIO (Cass. n. 32784 del 13.12.2019)
Con la pronuncia in oggetto la Suprema Corte ribadisce i più recenti principi dalla stessa affermati circa i limiti di utilizzabilità, in un determinato giudizio, di una CTU espletata irritualmente in altro procedimento (nella specie, penale), in particolare perchè in violazione del principio del
(DC) IN ASSENZA DEI REQUISITI MINIMI IL RICORSO PER CASSAZIONE E’ INAMMISSIBILE ED IL RICORRENTE E’ CONDANNABILE AI SENSI DELL’ART. 96 C.P.C. (Cass. n. 33720 del 18.10.2019)
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 33720/2019, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso proposto in assenza dei requisiti minimi richiesti dalla legge condannando il ricorrente al risarcimento di cui all’art. 96 c.p.c.. In particolare, la Corte evidenzia come “un ricorso per cass
(DC) I CONGIUNTI DELLA VITTIMA VANNO RISARCITI DEL PROPRIO DANNO NON PATRIMONIALE ANCHE SE I POSTUMI SONO PARZIALMENTE INVALIDANTI (Cass. 4.11.2019 n. 28220)
Già da tempo la S.C. ha riconosciuto ai prossimi congiunti della vittima di lesioni personali invalidanti la risarcibilità del danno non patrimoniale "iure proprio", in quanto danno che trova causa immediata e diretta nel fatto dannoso (cfr. Cass. S.U. n. 9556/2002): con la pronuncia in esame la
(DC) COMUNICAZIONE NON TEMPESTIVA DEL SINISTRO ALL’ASSICURAZIONE NON DETERMINA LA PERDITA DELLA GARANZIA ASSICURATIVA (Cass. 30.09.2019 n. 24210)
I giudici della Suprema Corte hanno accolto con la sentenza in commento il ricorso di un creditore nei confronti dell’assicurazione che tardivamente aveva comunicato il sinistro per ottenere il ristoro tramite garanzia assicurativa. Nella motivazione, i Giudici hanno ritenuto che la mera mancanza
(DC) NON VESSATORIETA’ DELLA CLAUSOLA NEL LEASING CHE LASCIA ALL’UTILIZZATORE IL RISCHIO DI PERDITA DEL BENE (Cass. 23.05.2019 n.13956)
I giudici di legittimità si sono pronunciati sulla natura di una clausola apposta in un contratto di leasing con la quale l’utilizzatore, in caso di perdita del bene oggetto del contratto, era obbligato a titolo di indennizzo al pagamento dei canoni non ancora scaduti e del prezzo di riscatto. Se
(DCV) VALIDA LA NOTIFICA ALL’INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA ESTRATTO DALL’ALBO PROFESSIONALE DI APPARTENENZA (Cass. Sez. Un. 28.09.2018 n. 23620)
La Corte di legittimità, a Sezioni Unite, ha affermato la validità della notificazione a mezzo pec non solo allorquando l’indirizzo di posta elettronica certificata sia estratto dal registro INI PEC o ReGIndE, ma anche a quando la notifica sia stata effettuata all’indirizzo comunicato dal dest
(DCV) IN SEDE DI ACCERTAMENTO DELL’OBBLIGO DEL TERZO PIGNORATO, LA QUIETANZA DEL DEBITOR DEBITORIS HA VALORE MERAMENTE INDIZIARIO E PUÒ ESSERE LIBERAMENTE CONTESTATA DAL CREDITORE PROCEDENTE (Cass. 09.10.2018 n. 24867)
La Corte di Cassazione con la sentenza in commento ha affermato che la quietanza di pagamento rilasciata dal terzo esecutato al debitore costituisce nei confronti del creditore procedente una mera prova atipica, con valore meramente indiziario. In sede di accertamento dell’obbligo del terzo pigno
(DCV) CARTELLA CLINICA. È ESSENZIALE PER LA DETERMINAZIONE DEL NESSO CAUSALE TRA LA CONDOTTA DEL MEDICO ED IL DANNO (Cass. Civ. 23.03.2018, Ordinanza n. 7250)
La Corte di Cassazione con ordinanza n. 7250 del 23.03.2018, seguendo il consolidato orientamento in materia, ha attribuito particolare rilievo alle modalità di redazione e conservazione delle cartelle cliniche, ponendo a carico delle strutture sanitarie lo stringente onere di redigere una cartella
(DCV) LE CLAUSOLE CLAIMS MADE NON SONO VESSATORIE (Cass. Civ. 23.11.2017 sentenza n. 27867)
La Corte Suprema di Cassazione, Sezione Terza Civile, con la sentenza 23/11/2017 n. 27867 si è pronunciata su una questione fortemente dibattuta ovvero se le clausole claims made debbano considerarsi clausole vessatorie o meno, dunque se debbano essere approvate per iscritto. Giova ricordare c
(DCV) TRASFUSIONI DI SANGUE INFETTO: LA RESPONSABILITA’ DEL MINISTERO E’ SOLO EXTRACONTRATTUALE E SI PRESCRIVE IN 5 ANNI (C. App. Potenza 16.05.2017 sentenza n. 245)
La sentenza del 16 maggio 2017 n. 245 della Corte d’Appello di Potenza si inserisce nell’ormai consolidato orientamento giurisprudenziale seguito tanto dai giudici di legittimità quanto da quelli di merito per cui, per il caso di danni subiti a seguito di emotrasfusioni, la responsabilità del
(DCV) COMPENSAZIONE LEGALE DEI CREDITI SUB IUDICE: IL PUNTO DELLE SEZIONI UNITE (Cassazione civile, 15 novembre 2016, n. 23225)
Le Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23225 depositata il 15 novembre 2016, hanno aderito all’orientamento tradizionale secondo cui ove sia controversa, nello stesso giudizio instaurato dal creditore principale, o in altro già pendente, l’esistenza del credito op
(DCV) OPPOSIZIONE TARDIVA A DECRETO INGIUNTIVO: NON È SUFFICIENTE L’ACCERTAMENTO DELL’IRREGOLARITÀ DELLA NOTIFICAZIONE, MA OCCORRE LA MANCATA TEMPESTIVA CONOSCENZA DEL DECRETO (Cass. civ. 29 novembre 2016, n. 24253)
La Suprema Corte di Cassazione sez. Civile con la Sentenza Num. 24253/2016, ha stabilito che, ai fini della legittimità dell’opposizione tardiva a decreto ingiuntivo ai sensi dell’art. 650 cod. proc. civ., non è sufficiente l’accertamento dell’irregolarità della notificazione del provvedi
(DCV) OPPOSIZIONE A CARTELLA ESATTORIALE: STORICA SENTENZA DELLA CASSAZIONE (Cass. civ. 25 febbraio 2016, n. 3751)
La Suprema Corte è intervenuta a dirimere la vexata quaestio insorta in tema di opposizione a cartella esattoriale da proporsi con il rito speciale ex art. 23 L. 689/81 (ora art. 7 D.Lgs. 150/2011) oppure con l'opposizione all'esecuzione ex art. 615 cpc. La Corte chiarisce come l’opposizione a c
(DCV) CONTRATTO E FALLIMENTO: SE L’ACQUIRENTE TRASCRIVE LA DOMANDA EX ART. 2932 C.C. PRIMA DEL FALLIMENTO IL CURATORE NON PUÒ SCIOGLIERSI DAL PRELIMINARE (Cass. civ. 16.09.2015, n. 18131)
Con la sentenza a Sezioni Unite n. 18131 del 16 settembre 2015, la Cassazione è tornata a pronunciarsi sul potere del curatore, ex art. 72 Legge Fall., di esercitare la facoltà di sciogliere il contratto preliminare nei confronti del promissario acquirente il quale abbia trascritto prima della di
(DCV) CESSIONE DI RAMO D'AZIENDA: L'ACQUIRENTE RISPONDE SOLTANTO DEI DEBITI INERENTI AL RAMO DI AZIENDA ACQUISTATO (Cass. civ. 30 giugno 2015, n. 13319)
Con la sentenza n. 13319 pronunciata lo scorso 30 giugno 2015 la Suprema Corte afferma che alla cessione di ramo di azienda è applicabile l'art. 2560 c.c. con la conseguenza che l'acquirente del ramo di azienda dovrà rispondere soltanto dei debiti pregressi risultanti da libri contabili obbligator