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(DCA) DANNO BIOLOGICO E DANNI NON PATRIMONIALI ESCLUSI DAL REGIME DI ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA INAIL (Cass. 24.10.2022 n. 31332)

L’ Ordinanza in esame merita attenzione per la chiarezza di enunciazione di principi riferibili in particolare alla nozione di danno biologico e quindi degli altri danni non patrimoniali ove esclusi dal regime di tutela dell’ Inail. Ed infatti in materia di responsabilità civile, la natura unitaria ed omnicomprensiva del danno non patrimoniale deve essere interpretata nel senso che esso può riferirsi a qualsiasi lesione di un interesse o valore costituzionalmente protetto non suscettibile di valutazione economica, con conseguente obbligo, per il giudice di merito, di tenere conto, a fini risarcitori, di tutte le conseguenze "in peius" derivanti dall'evento di danno, nessuna esclusa, e con il concorrente limite di evitare duplicazioni attribuendo nomi diversi a pregiudizi identici …. Con specifico riguardo alla nozione di danno biologico nell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e ai relativi rapporti con le altre voci di danno rientranti nella categoria del danno non patrimoniale, nell’ambito della categoria del danno non patrimoniale (categoria giuridicamente anche se non fenomenologicamente unitaria), vi sono alcune voci escluse in apicibus dalla copertura assicurativa INAIL (c.d. danno complementare, definito pure differenziale qualitativo in relazione al quale non sussiste copertura assicurativa INAIL): il danno biologico temporaneo, il danno biologico in franchigia (fino al 5%,), il danno morale. Invero, l‘art. 13 del d.lgs., n. 38 del 2000 include nell'indennizzo erogato dall’lNAlL esclusivamente il danno biologico, inteso come “lesione — pari o superiore al 6% - all’integrita’ psicofisica, suscettibile di valutazione medico legale, della persona " valutata secondo una specifica Tabella delle menomazioni (ossia delle percentuali di invalidità permanente, redatta dal Ministero del Lavoro) comprensiva degli aspetti dinamico-relazionali". Se, dunque. la definizione di danno biologico che si ricava dal d.lgs. n. 38 del 2000 comprende sia la lesione statica che le ripercussioni dinamico- relazionali nella vita del danneggiato, dalla nozione legislativa appaiono senz'altro escluse voci che concorrono pur sempre a costituire il danno non patrimoniale: le lesioni all’integrità psicofisica di natura transitoria (il danno biologico temporaneo), le lesioni sotto una determinata soglia minima, il danno morale ossia la sofferenza interiore (ad esempio il dolore dell'animo, la vergogna, la disistima di sè, la paura, la disperazione) che non ha base organica ed è estranea alla determinazione medico-legale.(DG)