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(DS) IL DANNO MORALE ED IL DANNO BIOLOGICO SONO DANNI DIVERSI E PERCIÒ AUTONOMAMENTE RISARCIBILI (Cass. civ. 17.01.2018, n. 901)

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 901 dello scorso Gennaio, afferma a chiare lettere che il dolore interiore (ossia il danno morale) e la significativa alterazione della vita quotidiana (ossia il danno esistenziale o alla vita di relazione) sono “danni diversi e perciò autonomamente risarcibili”. Ed invero, se rispetto al danno cd. biologico costituisce sicura duplicazione risarcitoria il riconoscimento di un autonomo "danno esistenziale", consistente proprio nel vulnus arrecato a tutti gli aspetti dinamico-relazionali della vita della persona conseguenti alla lesione della salute, lo stesso non può dirsi per la sofferenza interiore che in quanto danno concettualmente distinto è autonomamente risarcibile. Ad ulteriore conferma di un tale assunto la Corte richiama il combinato disposto degli artt. 138 e 139 del Codice delle Assicurazioni, dai quali è possibile evincere, ove fosse ancora necessario, la legittimità dell'individuazione della precitata doppia dimensione fenomenologica della sofferenza, quella di tipo relazionale e quella di natura interiore. Nello specifico l’art 138 cit. codifica la sofferenza di tipo relazionale, mentre invece, non codifica e non considera la sofferenza interiore, lasciando così libero il giudice di quantificarla nell' an e nel quantum con ulteriore, equo apprezzamento. (NP)